Cefalo
Figlio di Deioneo e di Diomedea, sposò Procri, figlia di Eretteo. La vita di questo personaggio è caratterizzata da storie d'amore e di gelosia. La dea dell'aurora Eos (Aurora nella mitologia romana) ne era follemente innamorata e, mentre Cefalo stava cacciando, la dea lo rapì. Cefalo tuttavia non voleva tradire Procri, ma Eos insinuò il giovane che la stessa Procri era facile a tradirlo appena qualcuno le avesse fatto un regalo e per avvalorare la sua tesi lo trasformò in un'altra persona. Costui ne ebbe conferma quando, presentatosi a Procri con un regalo costoso che la dea gli aveva procurato, la donna accettò le sue avances. A questa evidenza Cefalo abbandonò la moglie per cadere fra le braccia di Eos. Da questa unione nacque Fetonte. Procri abbandonata a se stessa si recò a Creta dove si concedette a Minosse che le aveva promesso degli attrezzi per la caccia nonché un cane Lelope molto veloce, doni fatti a Minosse da Artemide, purché Procri andasse via da Creta e non creasse gelosie in Pasifae moglie di Minosse. Ritornata ad Atene Cefalo appena la vide con quelle armi pregò la donna di regalargliele. Procri pose come condizione che passasse ancora una notte con lei. I due si riconciliarono e il giorno dopo andarono a caccia insieme. Sfortuna volle che Cefalo avendo udito un fruscio di rami pensò che vi fosse una preda invece colpì mortalmente Procri. Condannato all'esilio per questo omicidio giunse a Tebe dove in quel momento regnava Anfitrione che lo accolse e gli fece omaggio di un'isola che da allora venne chiamata Cefalonia. Qui pare che un giorno colto dal rimorso della fine di sua moglie si sia gettato in mare da una rupe.
gabriel

About this blog

Non Solo Turisti